Gio.Kernel - Blog di Giovanni B. Saccone in diretta dall'Italia! - Apple, Mac, Lezioni di Vita, Video, Internet, News, Google, Chi più ne ha più ne metta! :-)

sabato 17 ottobre 2009

lunedì 8 giugno 2009

WWDC 09 : Keynote inaugurale e live-blog

Ci siamo!!
Il keynote inaugurale della WWDC 2009 sta per iniziare! Sono in anticipo di circa un'oretta, ma con tutti i rumors che come sempre caratterizzano l'imminenza dell'evento non sto più nella pelle!
Chissà cosa Apple tirerà fuori dal cilindro per noi comuni mortali...
I rumors sono sostanzialmente concentrati sul nuovo iPhone e su Snow Leopard, la prossima versione di Mac OS X, che darà vita ad un sistema operativo ancora più efficiente!
Potrete seguire la diretta da vari live-blog:
THEAPPLELOUNGE




Ovviamente sarà in seguito disponibile il video del keynote inaugurale.

Bando alle ciance, buon keynote a tutti!!


venerdì 29 maggio 2009

Miller: Mac OS X rimane la scelta migliore


AppleInsider ha pubblicato un interessante articolo sulla sicurezza in ambiente Mac.

Charlie Miller, il vincitore delle ultime due edizioni del Pwn2Own, aveva sottolineato la maggiore facilità di bucare un sistema operativo come Mac OS X rispetto a Windows che, per ammissione dello stesso, pone in essere una serie di procedure per bloccare o controllare l’esecuzione di un exploit e, diversamente dal sistema operativo di Cupertino, bucare Windows è molto più difficile.

In un’intervista rilasciata a Tom’s Hardware, Miller (oltre a raccontare della sua carriera nella sicurezza software), ha anche spiegato che, nonostante per lui sia un gioco da ragazzi violare Mac OS X, probabilmente il SO di Cupertino rimane la scelta migliore per la maggior parte degli utenti:

”Ho detto che i Mac sono meno sicuri per le ragione di cui abbiamo parlato qui (la mancanza di tecniche anti-exploit) ma sono più sicuri perché semplicemente non ci sono molti malware là fuori. Consiglierei ancora i Mac per l’utente medio, perché le possibilità di essere colpiti (da un malware) sono talmente basse che si potrebbe andare avanti per anni senza vedere nessun malware, anche se un attacco escogitato per questo sistema sarebbe molto più semplice da attuare”

C’è da sottolineare che con Snow Leopard, buona parte delle vulnerabilità di OS X verrano sanate, grazie all’utilizzo della tecnologia a 64 bit che permetterà di nascondere la posizione del codice come un ago in un pagliaio e la maggior parte degli exploit non andrà a buon fine.

Insomma, indubbiamente non esiste alcun sistema operativo immune a qualsiasi attacco, proprio perché la perfezione non è di questo mondo. Come è sacrosanta quest'affermazione, è vero che Mac OS X è una spanna avanti a tutte le soluzioni software (Windows in primis), non solo in termini di sicurezza, ma anche di affidabilità, efficienza, performance, semplicità...





[via TheAppleLounge]

sabato 23 maggio 2009

Mac OS X sempre più sicuro!

Se avete un Mac, allora vi sentite, giustamente, sicuri. In un certo senso immuni da hackers e virus: tutte faccende che lasciamo volentieri a chi possiede un PC con Windows. 

Da questo punto di vista, la storia per Apple è sempre stata più gloriosa di Microsoft; chi si diverte a programmare virus ha poche motivazioni per tentare di attaccare un Mac e Apple ha potuto concentrarsi sull’implementazione di feauters innovative nei propri OS, guardando Microsoft intenta a contrastare attacchi provenienti da tutte le parti. 

Tuttavia, a Cupertino, non amano restare con le mani in mano e con le nuovi versioni di Mac OS X, sono state introdotte funzionalità importanti per la sicurezza del sistema: il sandboxing, ad esempio, garantisce che gli applicativi facciano solo ciò per cui sono programmati, limitando il loro accesso ai documenti e alla rete, e una versione di questo è stata implementata anche nell’iPhone per obbligare ogni applicazione ad accedere esclusivamente ai propri files e preferenze. Snow Leopard, la prossima release di Mac OS X, non vuole essere da meno in tema di sicurezza. 

Snow Leopard, grazie alla sua architettura a 64 bit, oltre a ampliare il sandboxing, innanzitutto potenzierà l’ASLR (una funzione di protezione contro buffer overrun e exploit), già utilizzata per rendere Leopard più sicuro; l’attuale architettura a 32 bit di Leopard, però, risulta tutto sommato limitata, costretta in 4GB di allocazione che rendono la vita più semplice ad un eventuale software malevole appositamente programmato. Grazie ai 64 bit, Snow Leopard garantirà maggiore protezione rendendo meno prevedibili (e più nascoste) le posizioni di codice e dati e, non sapendo dove attaccare, la maggior parte dei tentativi fallirà automaticamente. 

Come, inoltre, già accade per i processi a 64bit su Leopard Server (come il server Apache), tutta la memoria scrivibile verrà considerata non eseguibile di default e questo previene tentativi di forzare i processi ad eseguire stringhe di codice malevolo come se fossero istruzioni proprie. 

Insomma, il fatto che nel corso del tempo i prodotti Apple non siano stati presi d’assalto da malwares e virus vari (per tutti i motivi che possono venirvi in mente) ha permesso agli ingegneri di Cupertino di concentrarsi sulla sicurezza dei propri sistemi sempre preventivamente; questo significa che noi utenti possiamo dormire sonni tranquilli, anche Snow Leopard sarà il sistema più sicuro sul mercato.

[via TheAppleLounge]

Sicurezza: gli attacchi più comuni

Per centinaia di anni gli uomini hanno protetto i confini delle loro case per salvaguardare i propri beni. Col passare del tempo ci si è resi sempre più conto che la stessa filosofia deve essere applicata anche alle reti di telecomunicazioni, per proteggersi da pericoli esterni e interni alla rete stessa.

Vi elencherò alcuni tipi di attacchi ai quali una rete di telecomunicazioni più essere sottoposta.

Partiamo dal cosiddetto “Packet sniffing“: l’attacco consiste nell’intercettazione passiva del traffico che viaggia sulla rete, al fine, per esempio, di intercettare in maniera fraudolenta password o altre informazioni riservate.

Sono disponibili in Internet, anche gratuitamente, software chiamati Sniffer, capaci di intercettare, memorizzare e analizzare il contenuto del traffico presente in rete.

Un altro attacco è quello del “Password Cracking“, che consiste nel recuperare le password per accedere a informazioni o servizi riservati.

Esistono diverse forme di Password Cracking: in questo post ne analizzerò alcune.

Il “Dictionary Attack” consiste nell’indovinare la password scegliendola all’interno di un insieme di potenziali password. Queste potenziali password possono essere le informazioni personali dell’utente obbiettivo dell’attacco (data di nascita, targa dell’automobile, etc.), oppure parole di uso comune (nomi propri, nomi di oggetti, volgarità, etc.).

Il “Brute Force Attack” consiste nel tentare ogni possibile combinazione di caratteri.

Un altro attacco è il “Denial of Service“, che consiste nel saturare le risorse di un servizio (un sito Web, ad esempio), tanto da renderlo inaccessibile o inutilizzabile ad altri utenti. L’attacco è tipicamente realizzato inviando un numero elevatissimo di richieste di connessione a un server Web o FTP.

Un altro attacco è quello, noto a tutti (e sicuramente più comune), dei virus: software creati per diffondersi in rete con l’obbiettivo di distruggere dati o paralizzare sistemi.





[via oneITsecurity]

lunedì 18 maggio 2009

Apple numero 1 anche per Customer Experience

Eccovi un nuovo spot Apple comparso in queste ore in alcuni siti importanti...

Mac e PC discutono dei risultati dell'ultima ricerca Forrester in cui la Mela ottiene il primo posto nella classifica dei costruttori di computer per quanto riguarda la Customer Experience, a lunga distanza del secondo classificato. Alla discussione partecipano anche due nuove comparse che si trovano a sinistra sullo schermo, di fatto adottando un nuovo schema grafico e funzionale che rende ancora più accattivante lo spot di Apple. Le due fotografie a sinistra, apparentemente un'altra immagine pubblicitaria, ritraggono lo stesso utente calvo e con i capelli, rispettivamente prima e dopo un trattamento per la ricrescita.




domenica 17 maggio 2009

Il culto Think Different

Ieri vi ho proposto il famoso spot della storica campagna pubblicitaria "Think Different" di Apple. Oggi vi propongo qualche riflessione...


Think Different è persino grammaticalmente non corretto, perchè dovrebbe essere scritto “Think Differently”. Ma niente riesce a togliere potenza alla campagna pubblicitaria - giocata contemporaneamente con uno spot televisivo e migliaia di affissioni - più importante fra tutte quelle utilizzate da Apple in oltre trent’anni di storia. Think Different, “pensa in maniera differente”, è un esercizio di comunicazione emozionale che ha fatto scuola al punto di essere una delle campagne più imitate al mondo. Se lo scopo della pubblicità è suscitare emozioni che accendono i desideri, i quali, a loro volta, spingono agli acquisti, Think Different ridefinisce lo scopo della pubblicità perchè fa qualcosa in più. Costruisce delle identità. Spiega cioè, in chiave emotivo-evocativa, che cos’è Apple, che cos’è il suo prodotto di punta (il Macintosh) e chi è il suo utilizzatore. E questo, nel 1997 era il principale problema di Steve Jobs una volta tornato alla guida di Apple.

Cambiare il mondo era l’obiettivo del Macintosh più che dei personal computer di Apple che l’avevano preceduto, e questa dichiarazione molto ambiziosa è entrata, in un modo o nell’altro, non solo nel DNA della casa di Cupertino, ma anche dell’intero settore. E per cambiare il mondo è necessario pensare alle cose di tutti i giorni in maniera molto differente, dal punto di vista razionale, ma anche emotivo. Questo era il cuore, nato con il Macintosh, della strategia per la realizzazione dei prodotti Apple una volta che, nel 1997, Steve Jobs riprese il controllo dell’azienda. E questa è anche l’idea dietro alla comunicazione affidata nuovamente a Chiat/Day (l’azienda pubblitaria responsabile delle iniziali campagne pubblicitarie di Apple coronate da successo, come 1984, NDR).
La campagna Think Different, spiegava il 3 Agosto 1998 al New York Times Allen Olivo, allora responsabile per le worldwide marketing communications, è “per le persone alle quali non importa che cosa faccia il computer, ma a cui interessa cosa possono farci. La premessa è che quanti usano il computer di Apple sono differenti, e che noi che produciamo computer per quei pensatori creativi che credono che un individuo possa cambiare il mondo”.

La campagna Think Different era basata su uno spot televisivo e su poster e affissioni in cui comparivano i volti dei personaggi contemporanei definiti “i folli”: Bob Dylan, Albert Einstein, Ted Turner, Pablo Picasso, John Lennon e Yoko Ono, Thomas Edison, Muhammed Alì, Alfred Hitchcock, Miles Davis, Lucille Ball e Desi Arnaz, Marthin Luther King, Amelia Everhart, Jim Henson, Rosa Parks, Frank Lloyd Wright e persino l’attore Jerry Seinfeld.
“Non stiamo cercando di dire che queste persone utilizzano i computer di Apple - dichiarava sempre al New York Times Lee Clow, a capo della creatività di TBWA/Chia/Day - o che li avrebbero potuti usare. E’ una celebrazione emotiva della creatività, il modo con il quale dovremmo sempre parlare di questo brand.

Gli effetti immediati della campagna pubblicitaria, insieme alla nuova generazione di prodotti che cominciano ad affacciarsi al mercato, portano una boccata di ossigeno ad Apple. E poi c’è la mitologia della campagna stessa, che dura a distanza di tanti anni. Ad esempio l’ultima versione del sistema operativo Mac OSX, la 10.5 chiamata Leopard, fa un piccolo omaggio quasi invisibile a Think Different.


[via TheAppleLounge]

sabato 16 maggio 2009

La classe di Apple: Think Different

Negli ultimi anni '90 Apple realizzò questo spot: non è una reclam qualsiasi, è qualcosa di davvero artistico. Vedere per credere.

Ecco i pazzi. I disadattati. I ribelli. I contestatori. Quelli sempre al posto sbagliato. Quelli che vedono le cose in modo diverso. Non amano le regole e non rispettano lo status quo. Puoi lodarli, disapprovarli, citarli, puoi non credere loro, puoi glorificarli o denigrarli. Ma ciò che non potrai fare è ignorarli. Perché loro sono quelli che cambiano le cose. Inventano. Immaginano. Curano. Esplorano. Creano. Ispirano. Mandano avanti l'umanità. Forse devono per forza essere pazzi. Altrimenti come potresti guardare una tela vuota e vederci un'opera d'arte? O sedere in silenzio e sentire una musica che non è mai stata composta? O guardare un pianeta rosso e immaginare un laboratorio su ruote? Noi realizziamo strumenti per questo tipo di persone. E se alcuni vedono la pazzia, noi vediamo il genio. Perché le persone così pazze da pensare di poter cambiare il mondo sono quelle che lo cambiano.

THINK DIFFERENT [ita]




THINK DIFFERENT [eng]

 


venerdì 15 maggio 2009

Il Mac è più sicuro, lo dice Microsoft

Quanto sto per riportare la dice davvero lunga... Ecco la lettura proposta da ComputerWorld.


Martedì scorso Microsoft ha reso disponibile un aggiornamento sicurezza relativo a PowerPoint per Windows. L'applicazione per la creazione di presentazioni, aveva 14 vulnerabilità di cui ben 11 considerate critiche. Nello stesso tempo, la società di Redmond ha annunciato che sta lavorando a risolverle anche per la piattaforma Mac, e che il correttivo sarà disponibile il mese prossimo.

Alcuni accusano Microsoft di aver reso pubbliche le falle che ha tappato, mettendo quindi a rischio (solo potenziale sia chiaro, e non grazie a Microsoft!), gli utenti Mac che usano PowerPoint 2008 e 2004. 

Ma la realtà è un po' diversa: si è saputo che gli ingegneri Microsoft hanno tentato di sfruttare queste vulnerabilità contro i Mac: senza tuttavia riuscirci... 

Un'azienda davvero onesta quella di Steve Ballmer!! Ecco perché esiste una divisione di Microsoft che sviluppa i software per Mac!! A tutti gli utenti Apple: ABBANDONATE MICROSOFT OFFICE!! Con iWork si riesce a fare tutto benissimo!! Se ci sono esigenze particolari (come capi d'azienda che si ostinano ad investire in prodotti Microsoft), vi sorbirete un travagliato destino, altrimenti iWork di Apple fa tutto e meglio e di più!!


Lo stile di qualità Apple risponde a Microsoft

Pochi giorni fa Apple ha lanciato nuovi simpatici spot.

Elimination



Questo “episodio” è quello che più chiaramente risponde agli spot di Microsoft. Megan vuole un computer con delle caratteristiche specifiche e PC si è portato dietro uno stuolo di suoi simili per testimoniare l’ampia scelta che la ragazza potrebbe avere a disposizione.
Megan vuole un computer con uno schermo grande e un processore veloce, così PC screma dal gruppo i propri consimili lenti o con schermi troppo piccoli. Quando però la ragazza chiede un computer che sia esente da virus, che non crashi e non dia grattacapi PC si rassegna e se ne va anche lui insieme a tutti gli altri: “E’ tutta tua Mac”. Un piccolo particolare che fa la differenza. Quando la ragazza si presenta a Mac, dice: “Hi, I’m a Megan”. La si può leggere come una sottile critica agli spot Microsoft della serie I’m a PC. Lei non è un Mac, è Megan, una ragazza che usa un Mac. Non è una differenza da poco.


PC Choice Chat



In questo video PC ha addirittura imbastito una diretta radiofonica e conduce un programma che si chiama “PC Choice Chat”, nel tipico stile della radio parlata americana. E’ un programma che dovrebbe aiutare gli ascoltatori a scegliere il PC più adatto alle loro necessità. Peccato che le telefonate che arrivano dagli ascoltatori siano tutt’altro che pro-PC. Il poveretto si diverte allora a cassare tutte le richieste degli ascoltatori con effetti audio ridicoli. Abbastanza lampante il riferimento alla montatura del finto “programma verità” Latop Hunters.



Costumer Care



Nel terzo e ultimo spot torna protagonista una Mac Genius. Ancora una volta dopo gli spot Genius del 2007 e Off the Air del 2008, il Mac Genius è interpretato da una ragazza.
In questo caso la presenza del Mac Genius è lo spunto per un flashback in cui PC è alle prese con un servizio di supporto telefonico, un vero incubo. Ma PC non lo dà a vedere e senza lasciar trapelare alcuna debolezza dice serafico la sua bugia, sostenendo che il suo customer care, impersonale e spesso impotente, è esattamente paragonabile al supporto che può fornire una persona esperta in carne ed ossa.

Chissà se mai Microsoft riuscirà a metter sù spot pubblicitari degni almeno di tal definizione??!






giovedì 30 aprile 2009

Apple (ancora) in testa alla classifica BusinessWeek

Ad Apple per il quinto anno consecutivo il titolo di Società più innovativa!



Ha conquistato la vetta della classifica delle 50 società più innovative, stilata da BusinessWeek in collaborazione con Boston Consulting. La società di Cupertino batte così ancora una volta colossi del calibro di Google e Microsoft. Fra le new entry in classifica figurano Samsung, Volkswagen e Coca Cola.

Il rapporto annuale evidenzia come Apple abbia conquistato il 33% dei voti in meno quest'anno rispetto all'edizione 2008, mentre Google il 31% in meno. Secondo alcuni osservatori per Apple i voti in meno raccolti sarebbero dovuti al fatto che la società si è concentrata «"su prodotti che migliorano la precedente tecnologia, e che quindi non sono necessariamente innovativi".

Ecco di seguito la classifica delle prime 25 società più innovative stilata da BusinessWeek:
1) Apple,
2)Google,
3)Toyota,
4)Microsoft,
5)Nintendo,
6)Ibm,
7)Hewlett-Packard,
8)Research in Motion (Blackberry),
9)Nokia,
10)Wal-Mart Stores,
11)Amazon.com,
12)Procter & Gamble,
13)Tata,
14)Sony,
15)Reliance Industries,
16)Samsung Electronics,
17)General Electric,
18)Volkswagen,
19)McDonald's,
20)Bmw,
21)Walt Disney,
22)Honda Motors,
23)At&t,
24)Coca-Cola,
25)Vodafone.






WWDC'09 Sold Out

Apple ha fatto sapere che sono andati esauriti (in tempi record) tutti i posti disponibili per la conferenza annuale del Worldwide Developers Conference (WWDC) 2009, e quindi non è possibile più prenotarsi.

Stando al calendario delle sessioni di lavoro, l’iPhone OS 3.0 sarà il “piatto forte” della conferenza degli sviluppatori, ma in molti ritengono che potrebbe essere presentata anche la versione finale di Mac OS X 10.6 Snow Leopard, attualmente in fase di sviluppo.

Il WWDC 2009 si svolgerà tra l'8 ed il 12 giugno prossimo nella città di San Francisco, California.


Copiatura: Microsoft è al lavoro?

L’autorevole “Wall Street Journal“ ha riportato delle clamorose indiscrezioni che vorrebbero l’azienda fondata da Bill Gates in trattative con il gestore americano Verizon per la creazione di un ennesimo rivale per iPhone, il “Pink“, che vedrebbe la Microsoft debuttare come partecipante attiva allo sviluppo software e - soprattutto - hardware di un dispositivo mobile, pur non essendone produttrice diretta.

Come lecito attendersi, questi rumor hanno immediatamente scatenato la fantasia di analisti ed appassionati del settore, generando un immenso calderone di idee dal quale è possibile prendere liberamente spunti per provare a stilare un’ipotetica lista di caratteristiche di quello che sarà il Microsoft Pink.

La presenza di un largo touch-screen e del sistema operativo Windows Mobile 7 (”adornato” da funzionalità e servizi on-line, come app store, music store, sincronizzazione di dati, ecc.) è pressoché scontata, così come quella di una fotocamera equipaggiata con un sensore dalla potenza non inferiore ai 5.0 Megapixel (i più “fantasiosi” si sono spinti fino ad 8.0 Megapixel).

Data la grande vocazione multimediale del cellulare, il Pink sarà probabilmente commercializzato in diverse versioni, ognuna delle quali caratterizzata da un quantitativo differente di memoria interna (tanto per essere originali sin dalla presentazione), che si spera sarà espandibile con schede di memoria microSD.

Quanto al nome dell’azienda che produrrà il terminale, i giochi sembrano ristretti ad HTC e Samsung, mentre si fanno quasi insistenti le voci che vorrebbero il marchio Zune entrare nel progetto in forme addirittura sorprendenti.

Per il resto, tra riproduzione e registrazione di video in alta definizione, nuove versioni di Internet Explorer integrate nel telefonino e gettonatissimi tastierini QWERTY fisico in quest’ultimo, se ne leggono davvero di tutti i colori.

Chissà... Sarà l'ennesima copiatura (mal riuscita) del lavoro di Apple?


lunedì 27 aprile 2009

"Solo" 23 passaggi per iniziare con il PC

In onda sui principali siti Web statunitensi gli eterni antagonisti Mac e PC, che in questo spot discutono sulla facilità di utilizzo e sui "pochi" semplici passaggi che servono per iniziare con Windows, come contare da 1 a 23.

PC spiega al suo eterno antagonista Mac che iniziare con Windows è facile come contare 1-23. Quello che all'inizio sembra essere un semplice errore di digitazione, facile come contare 1,2,3 è invece voluto da PC che si appresta a spiegare all'incredulo Mac tutti e 23 i passaggi necessari per iniziare con Windows. Da notare che l'ultimo è "incrociare le dita"...

Eccovi il video su Wired...


OpenRemote: iPhone e la domotica

Marc Fleury e Mark Spencer hanno iniziato a sviluppare un interessante progetto: permetterci di controllare le apparecchiature elettroniche di casa usando l’iPhone, il tutto open source.

Il progetto, chiamato OpenRemote, è il primo esempio open source che interessa l’automazione domestica. Dato che gli apparecchi da controllare sarebbero tantissimi, l’obiettivo è quello di creare un apparato centralizzato di controllo, in modo da fornire ai vari sviluppatori tutte le informazioni necessarie e i plug in per ottimizzare i vari prodotti e renderli compatibili con OpenRemote.

Il tutto sarà poi controllabile usando un’applicazione per iPhone e un collegamento wireless: immaginate quindi di poter accendere e spegnere le luci, controllare il televisore o spegnere la lavatrice semplicemente utilizzando il melafonino!

Il progetto è quindi davvero interessante e potete seguirne gli sviluppi, o chiedere maggiori info, sul sito ufficiale.

Questo conferma la mia idea di iPhone: non tanto come un cellulare, ma come una sorta di interfaccia fra l'uomo ed il mondo digitale/elettronico.


sabato 25 aprile 2009

iPhone il più forte sul Web, cresce Android

Vi avevo già parlato di AdMob, a proposito di iPhone come miglior cellulare per la navigazione internet.
Questo a febbraio.

Nel report di marzo, AdMob assegna allo smartphone della Mela il titolo di tascabile più utilizzato in assoluto dagli utenti statunitensi per accedere al Web.

La crescita mensile di iPhone è dell'88% per tutti i cinque mesi successivi all'inaugurazione di App Store. AdMob rileva che nei cinque mesi successi alla commercializzazione del primo e finora unico smartphone Android la crescita degli accessi Web è stata del 47%. Tenendo presente che Android dispone ancora di un solo terminale, si tratta anche per la piattaforma Google di un risultato notevole come dimostra la quarta posizione nella classifica degli smartphone più usati in rete. Tra la prima posizione saldamente mantenuta da iPhone e il quarto posto di Android, troviamo i due smartphone BlackBerry Curve il Perl.

I risultati sono sempre nettamente in favore di Apple anche quando si prende in considerazione il sistema operativo installato: iPhone OS è al primo posto con il 50%, seguito da BlackBerry con il 22%, mentre Windows Mobile si attesta in terza posizione. La quarta posizione è ora condivisa da Android che è riuscito ad agganciare Palm; entrambi hanno il 6%.

Oltre la metà delle richieste Web generate dalle varie piattaforme mobile non derivano dalla navigazione sul Web degli utenti, bensì dalla richiesta di applicativi di qualsiasi tipo, dai giochi ai film, passando per le news, sport e così via. Secondo gli analisti di AdMob questo dettaglio conferma che c'è posto tra i negozi di applicativi in stile App Store anche per altre piattaforme al di fuori di iPhone OS. Altra conferma che Apple ha fatto centro.


Apple: App Store One billion downloads!

Sulle home page dei principali siti Web di informazione statunitensi va in onda in queste ore un nuovo spot pubblicitario di Apple dedicato al successo di App Store e al traguardo della miliardesima applicazione scaricata.

Un successo davvero strepitoso!! Più di un miliardo di download in soli nove mesi!




Microsoft Q2 2009: peggior quarto fiscale della storia

Anche Microsoft pubblica i propri risultati finanziari relativi al trimestre gennaio/marzo. E a differenza di Apple, deve registrare il peggior quarto fiscale della sua storia.

L'evento, mai accaduto prima da quando Microsoft è presente in borsa, è segnato da un -6% nelle vendite (da 14,5 a 13,7 miliardi di dollari). Ma ancora peggio è andata con i profitti calati di ben il 32% da 4,4 a 3 miliardi di dollari. Complessivamente la società di Ballmer ha realizzato profitti per 33 centesimi per azione, meno di quanto previsto dagli analisti che stimavano profitti per 36 centesimi di dollaro ad azione.

Tra gli aspetti da segnalare c'è il calo del fatturato prodotto da Windows (-16%). Anche in questo caso si tratta di un unicum o quasi: solo una volta prima di oggi era stato registrata una riduzione delle vendite del prodotto leader di Microsoft. Meno accentuata la riduzione del fatturato prodotto da Office (-5%).

L'orizzonte futuro continua a restare poco chiaro. Per questo i vertici dell'azienda, come già accaduto alla dichiarazione dei risultati fiscali del trimestre di dicembre, non hanno fornito alcuna indicazione sulle previsioni per i 90 giorni che si concluderanno a fine giugno.

Microsoft denuncia il contesto economico come la causa primaria del non entusiasmante trimestre, il che va in netto contrasto coi risultati fiscali di Apple... Nascondersi dietro un dito serve davvero a poco, se non a nulla...


giovedì 23 aprile 2009

AlternativeTo: alternative ad un software

AlternativeTo, come facilmente si intuisce dal suo nome, è un sito che si propone di segnalare alternative ad un particolare programma.

E' organizzato in canali dedicati al software per Mac, Windows, Linux e applicazioni online ed il servizio offre la possibilità di cercare le applicazioni navigando una tagcloud od utilizzando una barra di ricerca.

Inoltre, selezionando solo i programmi gratuiti o commerciali, è possibile filtrare i risultati. Ogni programma presente in archivio, oltre ad una scheda descrittiva, propone uno o più alternative raggiungibili cliccando il link "Find alternatives".

Personalmente, non ho da suggerirvi grandi alternative ai programmi Apple sul Mac, ne ho provati diversi, ma come funzionano bene i programmi che fornisce Apple, difficilmente riescono gli altri. Ad ogni modo, il sito è ben costruito e mi sembra utile, per cui ve lo segnalo.

iPhone: applicazioni a non finire



AppleInsider comunica che una società d’analisi statunitense, denominata Flurry, ha effettuato uno studio sull’uso delle applicazioni mobile presenti sui nuovi store online da parte degli utenti e degli sviluppatori. A vincere è stato l’iPhone.

Lo studio ha dimostrato che il 72% degli sviluppatori intervistati lavora su piattaforma iPhone, mentre al secondo posto abbiamo Google Android con il 22%; seguono a ruota JavaME e BlackBerry.

Per quanto concerne il numero delle applicazioni, su AppStore sono ben il 64% del totale. Per quanto riguarda gli utenti (su un campione di 8 milioni), l’87% usa applicazioni iPhone. Nello studio non sono state inserite le applicazioni Symbian e Windows Mobile, in quanto ancora non sono ancora disponibili i relativi store online.

Insomma, sarà dura riuscire a scalzare la cara Apple, infatti copiare a gogo non basta!


Apple Q2 2009: risultati finanziari più che eccellenti!

Apple ha comunicato ieri sera i risultati finanziari del secondo trimestre fiscale 2009 (Q2), vediamo come è andata.

In barba alla crisi economica mondiale, l’azienda di Cupertino ha annunciato ottimi risultati fiscali durante la conference call delle 23:00 (ora italiana) e il Q2 2009, nonostante le previsioni scettiche di numerosi analisti, si è rivelato il miglior secondo trimestre della storia Apple!! Il risultato è particolarmente interessante dato che si colloca nel desolato panorama dell’economia mondiale e perché, grazie ad alcune ragioni congiunte, sono saliti significativamente i margini di profitto. Inoltre da notare che il periodo di riferimento non è quello natalizio o estivo, dove solitamente i ricavi sono maggiori.

8,163 miliardi di dollari il fatturato complessivo per il secondo trimestre, 1,21 miliardi di dollari il netto incassato, ovvero 1,33$ per azione. Ampiamente battuta la prudente guidance formulata a gennaio dal CFO Peter Oppenheimer, che prevedeva incassi per meno di 8 miliardi. Nel confronto anno su anno, dato più critico secondo gli analisti, si registra una netta crescita: nel Q2 2008 il fatturato ammontava a 7,51 miliardi di dollari, per un netto di 1,05 miliardi.

Un dato positivo è il miglior margine lordo sulla vendita che in questo secondo trimestre 2009 si è attestato sul 36,4%, una crescita di 3,5 punti percentuali rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. La riduzione del costo delle commodities, ha spiegato Oppenheimer, è una delle ragioni alla base di questo risultato francamente poco prevedibile.

Un leggero calo (3%) si è invece registrato nelle vendite di Mac ma Gene Munster aveva contato e previsto bene: le unità vendute nel trimestre di marzo sono state 2.220.000.

Ottimi risultati per iPod che grazie all’arrivo del nuovo shuffle di terza generazione registra ottimi numeri: 11.01 milioni di lettori Apple venduti nel trimestre appena trascorso. Si tratta di una crescita lieve (3%) rispetto al 2008 ma significativa se si prende in considerazione il problema della saturazione del mercato dei dispositivi musicali della Mela.

Gli iPhone venduti sono stati 3,79 milioni, il 123% in più rispetto al Q2 2008. Il confronto in questo caso non ha molto senso dato che l’anno scorso di questi tempi l’iPhone 3G ancora non era stato ancora commercializzato.



lunedì 20 aprile 2009

Furto d’identità sui social network!


Il boom dei social network, in particolare Facebook, costituisce per gli hacker un nuovo campo d’azione, dallo spamming al furto di identità.


Riprendendo un articolo apparso su ItWorld, vi mostro come con pochi semplici passi chiunque, senza essere hacker, possa fingersi un’altra persona. Naturalmente questo non è un invito, ma un campanello d’allarme, per porre l’attenzione su un fenomeno sempre più crescente e da cui noi possiamo non essere immuni.




Vediamo la “procedura”:

  • Inviamo una richiesta di amicizia a una dozzina di persone sconosciute su MySpace. Supponiamo che circa la metà accetti. Ora facciamo un elenco dei loro amici;
  • Andiamo su Facebook e richiediamo l’amicizia a queste 6 persone: tutte dovrebbero accettare l’amicizia poiché abbiamo appena stabilito una “relazione” su MySpace;
  • Ora facciamo un elenco dei loro amici su Facebook e confrontiamola con quella fatta precedentemente su MySpace. Sicuramente troveremo persone iscritte a MySpace ma non a Facebook. A questo punto, recuperiamo alcune fotografie dai profili MySpace e creiamo dei profili di queste persone su Facebook, utilizzando foto e dati recuperati dall’altro social network. Inviamo da questo profilo richieste di amicizie agli amici. Questa operazione non può che avere successo: se poi consideriamo che è Facebook stesso a suggerire le amicizie, in base alle nostre relazioni, il gioco è fatto;
  • Possiamo iniziare a sfruttare queste amicizie per i nostri scopi.

Ma quali scopi? Semplice: ad esempio, ci si può fingere in difficoltà economiche e chiedere soldi agli amici. Oppure: chiedere agli amici quando andranno in vacanza, in modo da scoprire quando la loro casa sarà libera.

Come detto, situazioni del genere non sono poi insolite: ecco un caso.

Quindi state molto attenti alle amicizie sui social network e soprattutto alle informazioni che lasciate. Queste potrebbero essere utilizzate da malintenzionati per scopi non piacevoli per noi.



Quattro nuovi spot Get a Mac

Nelle ultime settimane, Microsoft (o chi per lei) ha realizzato dei video-spot pubblicitari (di dubbio gusto) a dir poco fuorvianti.

Arik Hesseldahl, giornalista di BusinessWeek, è riuscito ad intervistare Bill Evans, noto Apple evangelist, circa i mini-spot di Microsoft. Gli spot erano stati pensati per enfatizzare l’economicità dei PC ed etichettare i computer Apple come “troppo costosi e soltanto belli”. Questa è la dichiarazione integrale di Mr. Evans:

Un PC non è un affare quando non fa quello che dovrebbe. L’unico punto sul quale Apple e Microsoft possono concordare è che tutti pensano che il Mac sia bello. Con il suo design impeccabile ed il suo software avanzato, niente può batterlo a qualsiasi prezzo .

Non solo...

Apple ha pubblicato oggi quattro nuovi spot della serie Get A Mac. Forse ci si aspettava che Apple rispondesse in qualche modo agli spot Laptop Hunters di Microsoft, ma (con una scelta sicuramente intelligente) Apple ha deciso di non cedere alle provocazioni dell’azienda di Redmond ed è rimasta fedele al proprio messaggio.

BioHazard
In questo spot, viene portato in primo piano il tema del rischio di infezioni da virus: PC è protetto da una tuta anti-contaminazione. Che sia un riferimento alla recente recrudescenza dell’attività del worm Conficker? La tuta, come ogni buon antivirus dovrebbe fare, protegge PC fino a un certo punto, ovvero fino a quanto il poveretto, per capire cosa gli sta dicendo Mac si toglie inavvertitamente la maschera.



Legal Copy
Qui PC si loda e si sbroda, con affermazioni abbastanza discutibili sull’eccelso funzionamento dei computer della “sua categoria”. Ad evitare problemi legali, come quelli di cui Microsoft ha dovuto preoccuparsi per la dicitura “Vista Ready”, ci pensa un “legal copy” (ovvero le classiche “scritte in piccolo”). Come PC apre bocca, la dimensione del copy, inevitabilmente, aumenta.



Stacks
Se Microsoft, nella sua serie di spot, ha deciso di dimenticarsi completamente del software installato sul PC, altrettanto non si può dire di Apple che con l’episodio Stack pubblicizza la nuova funzione Faces di iPhoto. Mac spiega al povero PC che se avesse iLife ‘09 (GRATUITO per chi compra un qualunque computer made in Cupertino) per trovare la foto di un amico non dovrebbe scorrere a mano pile intere scatti di ogni tipo.



Time Traveler
PC, stufo (e con lui il 99% degli utenti) dei freeze e di tutti gli altri problemi di Windows, decide di utilizzare la macchina del tempo per viaggiare fino al 2150 e scoprire la stabilità e la sicurezza dei propri pronipoti. Peccato che, tutine spaziali a parte, ben poco sia cambiato.



Insomma, quelli che aspettavano una risposta ai computer vecchiotti e alle accuse di Microsoft (il Mac? Un computer con la tassa Apple sopra) dovranno ricredersi: niente frecciatine né ripicche. La classe, dopotutto, si vede anche in questo.

Al mio portale YouTube potete trovare l'intera serie in italiano.

martedì 7 aprile 2009

Ecco i nuovi Xserve Nehalem


La novita?! I nuovi Xserve Nehalem, disponibili in due versioni ed in entrambe la caratteristica più importante è la presenza dei nuovi processori Intel Xeon 5500 con tecnologia Nehalem.

Il modello “base” costa 2899€ e monta un Intel Xeon Quad-Core a 2,26GHz, 3GB RAM (supporto fino a 12GB) DDR3 a 1066MHz, un unità di storage da 160GB a 7200 rpm.

Il modello superiore, 3469€, monta invece due Intel Xeon Quad-Core a 2,26GHz affiancati per un totale di 8-core. Come opzione è possibile sceglier processori fino a 2,93GHz. Anche in questo caso 3GB di RAM DDR3, con possibilità di arrivare fino a 24GB e Hard Disk base da 160GB (180€ per l’upgrade ad un modello da 1TB).

Nell'acquisto, Mac OS X Leopard Server con licenze illimitate e su tutte e due le versioni è presente la scheda grafica NVIDIA GeForce GT 120 da 256MB, per l’interfacciamento diretto al server. Fra le opzioni troviamo adesso anche la possibilità di montare su Xserve un disco a stato solido.






APPLE STORE is DOWN!


NOTIFICA: tutti gli Apple Store sono offline!!




Il che significa: novità in vista!!

Stay tuned!

lunedì 6 aprile 2009

Centro di sicurezza YouTube anche in Italia



Sicurezza: una notizia positiva che riguarda tutti!

Google ha portato il Centro Sicurezza anche nella versione italiana di YouTube, cioè uno spazio contenente consigli e link su come proteggersi dai rischi presenti online.

Questa nuova sezione, facilmente raggiungibile dal link posto in basso ad ogni pagina del portale, nasce per essere al servizio dei navigatori, fornendo una guida immediata per consentire di segnalare tutti i problemi legati a Internet: dal phishing al cyberbullsimo, dagli attentati alla privacy agli abusi sui più piccoli e molto altro.

Hanno collaborato con Google per questa iniziativa Polizia Postale, Telefono Azzurro, Save the Children e 114 Emergenza Infanzia.

"È nostro intento sensibilizzare sull’importanza di sentirsi tutti parte della comunità della Rete e di contribuire a un uso responsabile del Web, segnalando tempestivamente ogni contenuto non appropriato mediante l’uso degli strumenti che siti di condivisione di contenuti online quali YouTube mettono a disposizione. Perché anche su Internet devono valere le regole di una cittadinanza responsabile e, così come nella vita reale, nessuno può essere spettatore passivo di episodi quali bullismo o violenza."

Un progetto che dimostra la sensibilità di Google sul fronte della navigazione sicura, come si evince dalle stesse parole di Marco Pancini, European Policy Counsel di Google. Una partnership importante che dovrebbe consentire di mettere al servizio degli enti preposti alla sicurezza del Web l’enorme visibilità data da un portale di successo come YouTube.


Microsoft: i PC sono sciattamente economici e decisamente brutti


MacRumors.com fa sapere che Microsoft ha lanciato il secondo spot anti-Mac. Dopo il primo episodio in cui Lauren era in cerca di un portatile 17'' sotto i 1000$ [forse non sono abbastanza cool per essere un utente Mac], con Giampaolo in cerca di un laptop, Microsoft riesce a toccare nuovi livelli di bassezza proponendo un ulteriore luogo comune sui computer della Mela. Questa volta non si fa leva sul prezzo eccessivo ma sulla presunta scarsa potenza delle macchine di Cupertino.

Tetto massimo della spesa: 1500$, coi quali deve acquistare un computer che risponda a requisiti di portabilità, durata della batteria e potenza. Curioso che il protagonista dello spot finisca per scegliere proprio un HP, stessa marca di quella specie di mezzo agricolo non omologato che aveva deciso di acquistare la "simpatica" Lauren nel precedente spot.

Anche in questo caso Microsoft gioca tutta la propria campagna su falsi luoghi comuni e semplificazioni destinate ad un pubblico scarsamente informato. A metà del video Giampaolo dà un occhiata ad un MacBook esposto e dice:

“E’ così sexy, ma per me i Mac tendono più ad essere curati sotto il punto di vista dell’estetica che della potenza di calcolo. Non voglio pagare per il brand, voglio pagare per il computer”.

Inoltre l’HP HDX 16t che compra Giampaolo è un computer certamente migliore rispetto a quello pubblicizzato nello spot precedente ma fra le sue caratteristiche positive non è davvero possibile annoverare né la portabilità né la durata della batteria: schermo da 16 pollici, 3,3Kg di peso e 2 ore scarse di autonomia se lo si usa per lavorare normalmente. E questo PC non è neppure una gran potenza: nella sua versione base monta un Intel Core 2 Duo 2.0 GHz come quello dei MacBook, ma è dotato di RAM DDR2. Note positive: scheda video GeForce 9600M GT da 512 MB, che tuttavia non può dare il meglio di sé sul mediocre schermo di cui questo HP è dotato e finisce per succhiare una notevole quantità di batteria.

Sicuramente con questo secondo spot Microsoft ha affinato ancora di più il concetto espresso grazie alle doti attoriali di Lauren: non solo i PC costano meno dei Mac (ovvero: sono più sciattamente economici), ma possono pure vantarsi di essere decisamente più brutti.

Complimenti Steve Ballmer! La sua filosofia da venditore di auto usate col contachilometri truccato ormai sta diventando il trend ufficiale del pensiero Microsoft.

Ricordate sempre: dietro ogni computer c'è un sistema operativo. Se il sistema operativo è efficiente, non necessita di grandissime risorse per fornire servizi che propone. Questo è il caso di Apple e dei suoi portatili (non troverete un portatile con 1 GB di ram grafica, perché è troppa, per rendere uguale a Mac OS X bastano 512 MB, considerando poi che la batteria non ha durata eterna!). Se invece il sistema operativo è sprecone di risorse anche per i servizi più banali, allora ci credo che 512 MB di ram grafica non bastino! Questo è l'esempio di Windows!








venerdì 3 aprile 2009

App Store: copiate bene cari produttori!

I grandi artisti rubano, i bravi artisti copiano.




Proprio vero... Meno di un anno fa Apple ha inventato e organizzato l'App Store, l'ennesimo progetto copiato in varie salse. Ovviamente iPhone non bastava, anche perché iPhone da solo senza le applicazioni degli sviluppatori non ha molto senso. Ora è la volta di App Store, vediamo chi c'è in lista:
La prova che Apple ha fatto davvero centro! Ciò spiega anche il motivo per cui Apple è gelosa dei propri prodotti e delle proprie invenzioni: l'App Store e l'iPhone sono l'esempio migliore.

Ovviamente per ora si tratta solo di rincorsa da parte dei signori sopracitati, non di innovazione. Come disse Steve Jobs presentando l'iPhone di prima generazione, l'iPhone è un prodotto che rispetto alla concorrenza è avanti circa cinque anni. Il 2009 sarà il terzo anno per iPhone e a giugno non solo i MacUser e i possessori di iPhone saranno attratti dalla presentazione del nuovo modello, ma molte molte più persone, persone che magari non ti aspetteresti interessate all'evento. Perché? Per i produttori ci sarà da vedere cosa copiare, gli utenti ammireranno i progressi, chi ha comprato un BlackBerry si mangerà le dita, chi è alle prese con Windows Mobile pregherà che Microsoft prenda ispirazione dall'evento.









Misteri dietro le icone di Mac OS X

Vi siete mai chiesti come mai certe icone sono fatte come le vedete? In Mac OS X le icone non sono state create a casaccio o secondo schemi netti... Ci sono molti misteri che circondano le icone delle applicazioni di Mac OS X.

Diamoci un'occhiata:

  • iCal Prima di Leopard, l'icona era bloccata al 17 luglio. Perchè proprio quella data? Era il giorno in cui l'applicazione è nata. Per anni ha ricordato a tutti il giorno del suo compleanno, ora con Leopard visualizza la data odierna. I misteri, però, non finiscono qui. Facendo uno zoom dell'icona si scopre che il mese di giugno, segnato in alto accanto a quello di agosto, è composto da 31 giorni. Il 31 giugno? In Apple era stato inventato anche quel giorno. Mah!






  • TextEdit Nell'icona del programma di scrittura c'è una parte della poesia della campagna pubblicitaria di Apple, Think Different.






  • Dizionario In basso all'icona, appare la frase in latino "Lorem Ipsum Dolor Sit Amet Etiam". Sono parole scritte da Cicerone nel libro Gli estremi del bene e del male, risalente al 45 a.C., cioè più di 2.000 anni fa. Perchè proprio quella frase? Questo testo era utilizzato dal 1.500 in poi per creare pagine di prova con i caratteri mobili per la stampa. E' utilizzato attualmente per la creazione di pagine di prova in HTML.





  • Applicazioni La A di applicazioni nell'icona è formato da una matita, un pennello e un righello. Ebbene, il righello misura 10 cm.






  • Libro Font In questa icona c'è un libro con una grossa F per indicare Font. In basso al libro ci sono due caratteri, la A e la K. Nessuno ha capito ancora perchè proprio queste due lettere.






  • System Profiler Questa applicazione permette di conoscere le informazioni dell'hardware del proprio Mac. La sua icona è formata da una pinza che circonda un chip. Quel chip ha un nome, è un RM-NCE-1 con numero di serie 6319-415-1239.








  • Calcolatrice Ha un'icona piuttosto strana. Nel display è visualizzata la cifra 12374218,75. Da dove proviene questo risultato? Perchè non appare il 6 e il 9?





  • PhotoBoot E' il programma che serve a scattare foto aggiungendo effetti. La sua icona è un camerino che ricorda quelle macchinette che per strada permettono di scattare foto per tessere. Accanto al camerino ci sono 3 scatti di una donna. Notate qualcosa di strano? L'ultima foto, quella dove la donna sorride, gli occhiali non ci sono. La donna li ha nei primi due scatti ma non nel terzo. Dove saranno finiti?







  • Time Machine E' il programma di Apple per recuperare i file cancellati per errore sfruttando un HD esterno. La sua icona è un orologio proiettato nel futuro. Ma che ora segna? L'angolazione della lancetta delle ore è di 135°, cioè tra le 4 e le 5. Significherà qualcosa?






  • Mail Come il suo nome suggerisce, il programma serve a scaricare la posta elettronica. Nell'icona troviamo un francobollo con un'aquila e il timbro postale "Hello from Cupertino CA", ovvero dalla sede centrale di Apple in California.







  • iTunes E' l'applicazione che permette di gestire file audio, iPod, iPhone... Si nota nella parte alta vicino al foro centrale la scritta "ITUNES 7", poi una parte coperta dalla nota e il numero 20806, mentre nella parte inferiore del foro centrale la scritta "APPLE 2006". Chissà se la prossima versione di iTunes porterà cambiamenti nell'icona...







  • Safari L'applicazione, disponibile come iTunes anche per Windows, è il browser per la navigazione in internet. L'icona mostra una bussola: sul fondo abbiamo le Americhe e l'ago punta verso nord-est, cioè verso l'Europa. Pura coincidenza o indicazione che ad Apple il mercato americano non basta?