Gio.Kernel - Blog di Giovanni B. Saccone in diretta dall'Italia! - Apple, Mac, Lezioni di Vita, Video, Internet, News, Google, Chi più ne ha più ne metta! :-)

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venerdì 29 maggio 2009

Miller: Mac OS X rimane la scelta migliore


AppleInsider ha pubblicato un interessante articolo sulla sicurezza in ambiente Mac.

Charlie Miller, il vincitore delle ultime due edizioni del Pwn2Own, aveva sottolineato la maggiore facilità di bucare un sistema operativo come Mac OS X rispetto a Windows che, per ammissione dello stesso, pone in essere una serie di procedure per bloccare o controllare l’esecuzione di un exploit e, diversamente dal sistema operativo di Cupertino, bucare Windows è molto più difficile.

In un’intervista rilasciata a Tom’s Hardware, Miller (oltre a raccontare della sua carriera nella sicurezza software), ha anche spiegato che, nonostante per lui sia un gioco da ragazzi violare Mac OS X, probabilmente il SO di Cupertino rimane la scelta migliore per la maggior parte degli utenti:

”Ho detto che i Mac sono meno sicuri per le ragione di cui abbiamo parlato qui (la mancanza di tecniche anti-exploit) ma sono più sicuri perché semplicemente non ci sono molti malware là fuori. Consiglierei ancora i Mac per l’utente medio, perché le possibilità di essere colpiti (da un malware) sono talmente basse che si potrebbe andare avanti per anni senza vedere nessun malware, anche se un attacco escogitato per questo sistema sarebbe molto più semplice da attuare”

C’è da sottolineare che con Snow Leopard, buona parte delle vulnerabilità di OS X verrano sanate, grazie all’utilizzo della tecnologia a 64 bit che permetterà di nascondere la posizione del codice come un ago in un pagliaio e la maggior parte degli exploit non andrà a buon fine.

Insomma, indubbiamente non esiste alcun sistema operativo immune a qualsiasi attacco, proprio perché la perfezione non è di questo mondo. Come è sacrosanta quest'affermazione, è vero che Mac OS X è una spanna avanti a tutte le soluzioni software (Windows in primis), non solo in termini di sicurezza, ma anche di affidabilità, efficienza, performance, semplicità...





[via TheAppleLounge]

sabato 23 maggio 2009

Mac OS X sempre più sicuro!

Se avete un Mac, allora vi sentite, giustamente, sicuri. In un certo senso immuni da hackers e virus: tutte faccende che lasciamo volentieri a chi possiede un PC con Windows. 

Da questo punto di vista, la storia per Apple è sempre stata più gloriosa di Microsoft; chi si diverte a programmare virus ha poche motivazioni per tentare di attaccare un Mac e Apple ha potuto concentrarsi sull’implementazione di feauters innovative nei propri OS, guardando Microsoft intenta a contrastare attacchi provenienti da tutte le parti. 

Tuttavia, a Cupertino, non amano restare con le mani in mano e con le nuovi versioni di Mac OS X, sono state introdotte funzionalità importanti per la sicurezza del sistema: il sandboxing, ad esempio, garantisce che gli applicativi facciano solo ciò per cui sono programmati, limitando il loro accesso ai documenti e alla rete, e una versione di questo è stata implementata anche nell’iPhone per obbligare ogni applicazione ad accedere esclusivamente ai propri files e preferenze. Snow Leopard, la prossima release di Mac OS X, non vuole essere da meno in tema di sicurezza. 

Snow Leopard, grazie alla sua architettura a 64 bit, oltre a ampliare il sandboxing, innanzitutto potenzierà l’ASLR (una funzione di protezione contro buffer overrun e exploit), già utilizzata per rendere Leopard più sicuro; l’attuale architettura a 32 bit di Leopard, però, risulta tutto sommato limitata, costretta in 4GB di allocazione che rendono la vita più semplice ad un eventuale software malevole appositamente programmato. Grazie ai 64 bit, Snow Leopard garantirà maggiore protezione rendendo meno prevedibili (e più nascoste) le posizioni di codice e dati e, non sapendo dove attaccare, la maggior parte dei tentativi fallirà automaticamente. 

Come, inoltre, già accade per i processi a 64bit su Leopard Server (come il server Apache), tutta la memoria scrivibile verrà considerata non eseguibile di default e questo previene tentativi di forzare i processi ad eseguire stringhe di codice malevolo come se fossero istruzioni proprie. 

Insomma, il fatto che nel corso del tempo i prodotti Apple non siano stati presi d’assalto da malwares e virus vari (per tutti i motivi che possono venirvi in mente) ha permesso agli ingegneri di Cupertino di concentrarsi sulla sicurezza dei propri sistemi sempre preventivamente; questo significa che noi utenti possiamo dormire sonni tranquilli, anche Snow Leopard sarà il sistema più sicuro sul mercato.

[via TheAppleLounge]

venerdì 3 aprile 2009

Misteri dietro le icone di Mac OS X

Vi siete mai chiesti come mai certe icone sono fatte come le vedete? In Mac OS X le icone non sono state create a casaccio o secondo schemi netti... Ci sono molti misteri che circondano le icone delle applicazioni di Mac OS X.

Diamoci un'occhiata:

  • iCal Prima di Leopard, l'icona era bloccata al 17 luglio. Perchè proprio quella data? Era il giorno in cui l'applicazione è nata. Per anni ha ricordato a tutti il giorno del suo compleanno, ora con Leopard visualizza la data odierna. I misteri, però, non finiscono qui. Facendo uno zoom dell'icona si scopre che il mese di giugno, segnato in alto accanto a quello di agosto, è composto da 31 giorni. Il 31 giugno? In Apple era stato inventato anche quel giorno. Mah!






  • TextEdit Nell'icona del programma di scrittura c'è una parte della poesia della campagna pubblicitaria di Apple, Think Different.






  • Dizionario In basso all'icona, appare la frase in latino "Lorem Ipsum Dolor Sit Amet Etiam". Sono parole scritte da Cicerone nel libro Gli estremi del bene e del male, risalente al 45 a.C., cioè più di 2.000 anni fa. Perchè proprio quella frase? Questo testo era utilizzato dal 1.500 in poi per creare pagine di prova con i caratteri mobili per la stampa. E' utilizzato attualmente per la creazione di pagine di prova in HTML.





  • Applicazioni La A di applicazioni nell'icona è formato da una matita, un pennello e un righello. Ebbene, il righello misura 10 cm.






  • Libro Font In questa icona c'è un libro con una grossa F per indicare Font. In basso al libro ci sono due caratteri, la A e la K. Nessuno ha capito ancora perchè proprio queste due lettere.






  • System Profiler Questa applicazione permette di conoscere le informazioni dell'hardware del proprio Mac. La sua icona è formata da una pinza che circonda un chip. Quel chip ha un nome, è un RM-NCE-1 con numero di serie 6319-415-1239.








  • Calcolatrice Ha un'icona piuttosto strana. Nel display è visualizzata la cifra 12374218,75. Da dove proviene questo risultato? Perchè non appare il 6 e il 9?





  • PhotoBoot E' il programma che serve a scattare foto aggiungendo effetti. La sua icona è un camerino che ricorda quelle macchinette che per strada permettono di scattare foto per tessere. Accanto al camerino ci sono 3 scatti di una donna. Notate qualcosa di strano? L'ultima foto, quella dove la donna sorride, gli occhiali non ci sono. La donna li ha nei primi due scatti ma non nel terzo. Dove saranno finiti?







  • Time Machine E' il programma di Apple per recuperare i file cancellati per errore sfruttando un HD esterno. La sua icona è un orologio proiettato nel futuro. Ma che ora segna? L'angolazione della lancetta delle ore è di 135°, cioè tra le 4 e le 5. Significherà qualcosa?






  • Mail Come il suo nome suggerisce, il programma serve a scaricare la posta elettronica. Nell'icona troviamo un francobollo con un'aquila e il timbro postale "Hello from Cupertino CA", ovvero dalla sede centrale di Apple in California.







  • iTunes E' l'applicazione che permette di gestire file audio, iPod, iPhone... Si nota nella parte alta vicino al foro centrale la scritta "ITUNES 7", poi una parte coperta dalla nota e il numero 20806, mentre nella parte inferiore del foro centrale la scritta "APPLE 2006". Chissà se la prossima versione di iTunes porterà cambiamenti nell'icona...







  • Safari L'applicazione, disponibile come iTunes anche per Windows, è il browser per la navigazione in internet. L'icona mostra una bussola: sul fondo abbiamo le Americhe e l'ago punta verso nord-est, cioè verso l'Europa. Pura coincidenza o indicazione che ad Apple il mercato americano non basta?





martedì 31 marzo 2009

Conficker: il Pesce d'Aprile per Windows!

Dopo il recente anniversario del virus Melissa che ha da poco compiuto dieci anni, il worm Conficker si prepara a giocare un brutto Pesce d'Aprile. I ricercatori, infatti, prevedono che il worm, noto per agire sfruttando le vulnerabilità di Microsoft Windows, sia pronto per un attacco massiccio a partire dal primo aprile, sebbene si tratti al momento di una stima. Per molti professionisti di sicurezza Conficker è una vecchia conoscenza. Ci riporta esattamente agli anni novanta, quando worm come Blaster e Sasser hanno perpetrato attacchi via internet infettando i computer senza richiedere la minima azione da parte degli utenti.

Per scoprire se il proprio PC è stato colpito, si consiglia di visitare (da Windows o dalle macchine virtuali con Windows) siti come McAfee.com o Microsoft.com: se l'accesso viene bloccato, è un segnale che il worm è in azione. Conficker si intrufola nel computer cercando di disattivare il sistema di sicurezza e sabotando gli strumenti per rimuoverlo. Una volta insediato sul computer, il worm se ne impossessa iniziando a distribuire spam o attacchi Dos (denial of service). Come sempre, è importante verificare che tutte le patch Microsoft siano aggiornate, in modo da risolvere il problema alla radice: è necessario un software di sicurezza aggiornato ed eseguire la scansione del sistema anche più di una volta se necessario.

Nel caso il computer sia stato infettato da Conficker e non si disponga di soluzioni antimalware adeguate, è disponibile Stinger, uno strumento per l'eliminazione del worm e delle sue varianti. Nel caso non si disponga di strumenti di protezione adeguati, è possibile inoltre digitare nel motore di ricerca "stinger virus removal" sul Web, e procedere alla rimozione del malware.

Come spesso accade, il worm nell'attenzione di media e nelle preoccupazioni degli utenti non colpisce i sistemi della Mela in ogni caso avvisa Intego, gli utenti della Mela possono involontariamente fungere da portatori sani.

Oltre a poter infettare le partizioni Windows utilizzate con BootCamp o con la virtualizzazione, gli utenti Mac possono trasmettere involontariamente il nuovo virus ai sistemi PC utilizzati o a quelli di amici e colleghi. In questo momento gli esperti Intego non sono ancora in grado di prevedere se le nuove minacce potranno danneggiare direttamente anche i sistemi Mac. In ogni caso Intego dichiara che i propri software di sicurezza per Mac, VIrusBarrier X4 e X5 sono in grado di riconoscere e bloccare il worm Conficker, incluse tutte le sue varianti.

Gli utenti Mac che utilizzano Windows sui propri sistemi sono direttamente interessati alla nuova epidemia e possono proteggere sia la partizione Mac sia quella Windows utilizzando VirusBarrier X5 Dual Protection che protegge la parte PC con il programma BitDefender.

lunedì 30 marzo 2009

I Mac avanzano nelle aziende

La piattaforma Mac conta numerosi appassionati, non solo fra artisti, ma anche tra ingegneri, ricercatori e sviluppatori. Più problematico, invece, è l'andamento del Mac all'interno delle grandi aziende, dove il parco software, nonché le competenze acquisite di gran parte del personale di gestione delle macchine, ruotano per storia ed eredità intorno al mondo Windows.

Yankee Group racconta un'altra realtà in cui i sistemi Apple guadagnano terreno anche nelle grandi aziende: grazie ad interviste dirette, è possibile carpire le ragioni di questo successo. In primis, i dati: secondo la società di ricerca a metà 2008 la presenza del Mac nelle aziende è cresciuta del 33%, passando dal 47% registrato nel 2006 e approdando all'80% rilevato a metà 2008. Ricordiamo che non si tratta di una statistica esaustiva condotta tra tutte le società degli Stati Uniti, bensì di un dato che emerge dalle interviste di 750 dirigenti IT senior, quindi comunque indicativa.

Il primo elemento che piace di più nel Mac è la facilità d'uso che deriva non solo dall'interfaccia utente ma anche dalle funzioni disponibili di serie grazie ai programmi in dotazione: per la navigazione Web con Safari, la videoconferenza con iChat, la crittografia grazie a FileVault, la funzione Back to My Mac per il controllo remoto infine Time Machine per il backup.

Brian Cox, Ceo di Okori nonché sviluppatore UNIX e autore di Bash l'interfaccia a riga di comando di serie nel terminale di Mac OS X, indica invece come qualità principali l'assoluta omogeneità della piattaforma Mac tra client e server. Anche nel lato server il Mac rimane un Mac, con la stessa interfaccia e potenti strumenti facili da utilizzare per la sua gestione. Per gli amministratori esperti e i programmatori però rimane sempre un server UNIX con disponibili, quando servono, i potenti strumenti a riga di comando prediletti dal personale IT esperto.

Un altro dirigente IT invece racconta della preferenza per la piattaforma della Mela come migliore base di partenza per utilizzare il numero crescente di servizi Web e applicazioni cloud. In questo caso la facilità d'uso del Mac e la migliore integrazione con i servizi Web risulta superiore a Windows, in un'azienda dove email, contatti, calendari e collaborazione vengono tutti gestiti tramite applicativi e servizi Google. Anche i backup vengono effettuati in Rete, mentre iSync di Mac OS X è utilizzato per sincronizzare iPhone e portatili. Il Mac è meno problematico di Windows per la gestione della sicurezza e più sicuro contro i virus, così gli utenti sono in grado di gestire il Mac da soli, senza dover ricorrere a sistemisti.

Infine la piattaforma made in Cupertino risulta apprezzata per la qualità elevata dell'hardware e per la versatilità tramite la virtualizzazione. In questa azienda i server Mac sono utilizzati per gestire una rete mista di computer Windows e Mac: alcuni servizi erogati da Windows Server sono fatti funzionare sul server Mac tramite la virtualizzazione di Parallels.

domenica 29 marzo 2009

WWDC 2009: 8-12 giugno, San Francisco

Apple ha ufficialmente comunicato le date in cui andrà in scena l’edizione 2009 della Worldwide Developers Conference: dall’8 al 12 giugno a San Francisco.

L'evento, dedicato in primo luogo a sviluppatori e professionisti, prevede sessioni di lavoro tenute da ingeneri Apple su come sviluppare software per Mac OS X e la piattaforma iPhone. Quest'anno la WWDC 2009 ha tutte le carte in regola per rivelarsi estremamente interessante anche per i non addetti ai lavori.

Fino al 24 aprile, per registrarsi alla conferenza bisogna pagare $1.295, a partire da questa data la quota di iscrizione costa 300 dollari in più. Sono previste formule di iscrizione alla WWDC gratuite per studenti ed altre categorie.

Durante l’edizione 2008, l’azienda di Cupertino presentò ufficialmente al mondo la seconda generazione di iPhone, l'iPhone 3G. Inoltre, le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi a proposito di una presunta nuova versione del telefono multimediale, lasciano aperte le porte ad ottimistiche previsioni su quali possano essere i futuri prodotti Apple che verranno mostrati in anteprima.

Se ciò non bastasse, il periodo dovrebbe coincidere con quello del rientro in scena di Steve Jobs, numero uno della società, messo fuori gioco all’inizio dell’anno dall’aggravarsi delle proprie condizioni di salute. Non è da escludersi, quindi, che il suo ritorno possa essere sottolineato dal rilascio o dall’annuncio di qualche succosa novità. I rumors sono, allo stato attuale, maggiormente concentrati su iPhone e Snow Leopard. Tuttavia sono emerse anche voci di un prodotto touch screen più grande di iPhone.

Il keynote inaugurale, se la tradizione verrà rispettata, si dovrebbe tenere lunedì 8 giugno.

lunedì 23 marzo 2009

In arrivo i virus per i PC che resistono alla formattazione!


Purtroppo è così..! Ad affermarlo è The Security News Network.

Un gruppo di ricercatori argentini hanno trovato un metodo per attivare un malware capace di rimanere in vita anche dopo la formattazione del disco rigido sul quale è presente il sistema operativo del computer. Evidentemente il malware non è destinato a stare sul disco fisso... Alfredo Ortega e Anibal Sacco della società Core Security Technologies hanno effettuato la dimostrazione nel corso della CanSecWest conference e messo a disposizione un file PDF nel quale sono illustrati i concetti-base del meccanismo utilizzato.


Come dicevo, il malware non infetta proprio il disco fisso su cui è presente il sistema operativo, bensì il BIOS dei PC, cioè il Basic Input/Output System, una sorta di punto di congiunzione tra l'hardware e il software: è un applicativo di piccolissime dimensioni codificato all'interno di uno particolare chip elettronico (EEPROM o memoria flash) che contiene le routine di base che permettono di avviare il computer, eseguire diagnostici, inizializzare alcuni componenti, effettuare il boot vero e proprio.

"Colpire" il BIOS non è semplice, ma un attacco portato a questo livello è interessante, soprattutto perché le aree di memoria di questa zona sono generalmente ignorate dai software antivirus, la memorizzazione di codice malevolo in quest'area può essere quindi effettuata indipendentemente dal sistema operativo presente sulla macchina da attaccare, le istruzioni presenti in queste zone di memoria sono le prime ad essere immediatamente eseguite (all'avvio del computer).

Tecnicamente, il software presente nel BIOS dei PC non è altro che un insieme di eseguibili compressi in formato LZH ed autoscompattanti dotati di un checksum (cioè una cifra di controllo che tramite alcuni calcoli verifica l'effettiva integrità del software) e alcuni di questi sono non-compressi (le routine di decompressione stessa, ad esempio). Dal BIOS (e senza bisogno di ricorrere a particolari system call) è possibile accedere a varie aree di memoria, al disco fisso, al modem...

Sfruttando dei tool per la creazione di BIOS, è possibile creare finti update che riprogrammano il chip EEPROM e memorizzano per sempre il malware all'interno del computer. In passato l'aggiornamento del BIOS sul PC era possibile - per varie motivazioni tecniche - farlo solo da DOS, ma da un po' di tempo vari produttori hanno creato applicazioni che permettono di semplificare l'applicazione di update e aggiornare le macchine anche da Windows.

E'importante notare che i virtualizzatori come Parallels Desktop, VMware (ma anche il vecchio Virtual PC per PowerPC) simulano per compatibilità la presenza del BIOS e dunque anche questi prodotti potrebbero potenzialmente essere futuro bersaglio dei creatori di virus e malware.

E i Mac?? I Mac dovrebbero essere immuni a infezioni di questo tipo, poiché usano l'EFI (l'Extensible Firmware Interface), una moderna evoluzione del BIOS e un sistema più avanzato e sicuro rispetto al vetusto metodo usato ancora oggi sui comuni PC (in un certo senso l'EFI può essere considerato un piccolo sistema operativo a se stante). Per cui i PC con Linux NON sono immuni come lo sono i computer Apple.

Ricordate: nessun computer e sistema operativo al mondo è sicuro al 100%! Prima di scaricare qualunque tipo di software e fornire password di amministratore è sempre meglio essere sicuri della fonte cui si sta fornendo l'autorizzazione a installare qualunque elemento nel nostro computer.

Ad ogni modo, questa è un'altra prova che dimosstra al signor Ballmer e i suoi fan che gente come me è disposta a pagare 500$ in più non solo per un logo!!

lunedì 2 marzo 2009

Santino di Steve Jobs

Dedicato ai Mac-user...


Ho scelto di inserire nel mio blog questa sorta di preghiera del Mac-user, solo perché mi è sembrata una cavolata carina, l'ennesima da parte di un fan di Apple...

Da recitare ogni volta che il Mac subisce dei rallentamenti, prima di un Keynote e dell’acquisto di un nuovo prodotto, per scongiurare qualsiasi problema o difetto. Da recitare ogni volta che un Win-user cerca di distoglierti dalla stabile via UNIX, sempre prima di andare mettere in stop il proprio Mac o prima di risvegliarlo, per assicurarsi che tutto funzioni alla perfezione.

Credo in una sola casa, madre onnipotente creatrice di Mac e di iPod di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo player iTunes, figlio di media player nato da Apple prima di tutti i jukebox. iPod da iPod, Mac da Mac, Apple da Apple. Generata non creata da diversa sostanza di Microsoft, per mezzo di lei tutte le cose buone sono state create. Per noi Windows user e per la nostra salvezza discese da Berkley e per opera di zio Steve si è incarnata in NEXT e si è fatta grande.
Fu crocifissa sotto John Sculley mori e fu sepolta, pochi anni dopo è resuscitata secondo le parole di Jobs. Salita in alto taglierà la testa al gigante e di nuovo verrà nella gloria per giudicare winuser e macuser e il suo regno non avrà fine. Credo nel progetto HFS che è signore è da la vita ai files e procede dalla madre e dal figlio (hfs+) con la madre e i figli è adorato e glorificato e parla per mezzo delle directory. Credo in Apple, una sola, solida e closeplatform. Professo un solo rituale per la chiusura delle applicazioni aspetto la risurrezione di MobileMe e la vita di Snow Leopard che verrà. Apple.

venerdì 27 febbraio 2009

Mac OS X e virus? Tanto rumore per nulla


A distanza di qualche mese dalla dichiarazione di Apple, che tanto scandalo ha suscitato, in cui si consigliava agli utenti Apple di installare un antivirus, non si hanno più notizie a riguardo.

La dichiarazione che da subito negli esperti aveva suscitato perplessità perchè imprecisa e davvero inaspettata era molto probabilmente un modo per Apple per mettersi al riparo da eventuali futuri problemi, un modo insomma per cautelarsi contro ogni evenienza. Poichè però ha suscitato un gran polverone è stata rimossa nei giorni successivi.

Anche i giornali italiani hanno dato corda alla cosa con la tipica usanza italiana dei gran titoloni scandalistici e dal contenuto dell’articolo impreciso se non errato o completamente fuorviato, nulla di nuovo insomma per noi lettori italiani. Le perle che Repubblica ci fornisce (e che nessuno sa da dove lei stessa prenda) dimostrano l'incompetenza di certe persone.

Nell’articolo di Repubblica addirittura il sedicente esperto di tecnologie che ha scritto l’articolo ha consigliato un antivirus gratuito, ClamXav, che potrei anche consigliarvi di installare, così che possiate andare sulla pagina principale del programma e leggere che “Today, the number of viruses actively attacking OS X users is…NONE! However, this doesn’t mean we should get complacent about checking incoming email attachments or web downloads, for two reasons. Firstly, there’s no guarantee that we Mac users will continue to enjoy the status quo, but more importantly, the majority of the computing world use machines running MS Windows, for which an enormous quantity of viruses exist, so we must be vigilant in checking the files we pass on to our friends and colleagues etc.”

Insomma anche gli esperti di virus vi dicono di installare il loro programma solo per salvaguardare i vostri amici con Windows. Insomma, potete proprio dimenticarvi che cosa sia un virus finchè userete un Mac! Qui uno spot che Apple mise sul suo sito...





Per chi viene dal mondo Windows, può sembrare davvero strano non ricevere avvisi di sicurezza o riguardanti virus e aggiornamenti di protezione da virus. Il motivo è semplice: Mac, basato su sistema UNIX, è molto più sicuro e resistente agli attacchi di malware e virus, così da non richiedere nessun tipo di protezione, se non un firewall presente nel sistema operativo e un po’ di attenzione da parte degli utenti.

Ogni volta che un programma va a scrivere nelle librerie o a modificare aspetti del sistema operativo vi verrà chiesta la password del sistema, non vi spaventate quando uscirà la maschera ma semplicemente date l’autorizzazione al programma che eseguite. Ovviamente il sistema operativo non è così rompiscatole come succede in Windows (vedi il seguente spot Apple).






E’ così sicuro il vostro sistema da far dire a Apple che non esistono virus per Mac e solo a fine 2006 è stato trovato il primo “virus” per Mac, tra virgolette perchè non essendo a diffusione automatica (bisognava accettarlo via chat e poi aprirlo), è difficile paragonarlo ai veri e propri virus a cui si era abituati su Windows. Quindi, neo utenti Mac, dormite pure sogni tranquilli!

venerdì 20 febbraio 2009

CVD: Apple rende tutto più semplice

A riprova che Microsoft, pur combattendo Apple, alla fine usa i suoi prodotti, vi riporto delle singolari (chiamiamole pure così, anche se stento a crederlo) coincidenze.



1. Guardate chi si nasconde sulla scrivania del palco, dietro la scritta Microsoft... Proprio un bel MacBook Pro!! Oltretutto non è chiaro se Ballmer stesse utilizzando PowerPoint (made by Microsoft) o Keynote (made by Apple) per presentare le slide..!! Certo che se per pubblicizzare prodotti Microsoft sostenendo che sono i migliori in assoluto, ci si basa su prodotti made in Cupertino (principale concorrente), c’è da chiedersi se ci prendano per i fondelli o se sia veramente così..!! Io sono per la prima! :p

















2. Altro signore che, durante la dimostrazione dei prodotti Microsoft, ricorre ai prodotti Apple... Embè! C’è da capire perché queste persone ricorrano ai portatili di Apple!! Perché? Guardate il punto 3...!!





















3.
La macchina che meglio di tutte fa girare Windows Vista risulta proprio essere made in Cupertino!! Ahhh!! Ecco perché quei signori usano dei MacBook Pro!! I migliori risultati dei test eseguiti su Vista sono stati ottenuti solo quando Vista girava su un portatile Apple! PCWorld stessa ha commentato “Not a Dell, not a Toshiba, not even an Alienware.






















4.
PC Magazine: “Leopard è il miglior OS mai creato”. Viva la sincerità!! Altra affermazione che fa riflettere, dal momento che a dirlo è una rivista che pubblicizza e si occupa di soluzioni Microsoft! L’articolo termina col seguente invito: “Se siete in procinto di acquistare un nuovo computer, è ora di prendere seriamente in considerazione un Mac, specialmente adesso che tutti i Mac possono supportare anche Windows insieme a Mac OS X grazie all’integrazione di BootCamp che vi permette di installare Leopard e Windows in partizioni separate. Ancora meglio, software di terze parti come Parallels o VMWare vi permettono di far girare programmi Windows in una finestra del Desktop di OS X”.











5.
Cinque anni di lavoro e questo è il meglio che Microsoft ha saputo fare?” Questa è davvero una splendida domanda, anche piuttosto imbarazzante... Peccato che la risposta sia così drammatica..! PCWorld bolla Vista come il più grande fiasco del 2007. Speriamo che Microsoft si riprenda con Windows 7..!!









6. Walt Mossberg, scrittore del Wall Street Journal, mette in luce la superiorità di Leopard rispetto a Vista. Afferma: “Ho messo a confronto un Macbook Pro con Leopard preinstallato e un Sony Vaio con Vista preinstallato, ma nonostante avessi rimosso tutto il software inutile dal laptop della Sony, Vista rimaneva drasticamente più lento a caricare rispetto a Leopard.” In soli 38 secondi il MacBook era avviato, connesso alla rete wireless e pronto all’uso. Vista?? Beh lui un po’ di più... Un bel po’ di più..!! Ciò che il MacBook ha fatto in 38 secondi il Vaio l’ha portato a termine in 2 minuti!! E Mossberg sottolinea che Leopard è solo una evoluzione di Mac OS X, non come Vista che doveva essere una rivoluzione!!






Certo che si potrebbe proseguire... Ma perché infierire?? Tutto questo sta a dimostrare che quello che raccontano i Mac user convinti della loro scelta, ci metto la faccia, me in primis, è vero... Le soluzioni Apple sono migliori di quelle proposte da Microsoft! Sarà un caso?? Io credo proprio di no... Perché lo dice qualcuno? No, lo dicono i fatti.


Ovviamente non si stabilisce chi è stupido e chi no solo per il sistema opertivo che usa... Semplicemente, alla luce dei fatti, appoggiarsi a scelte di stampo Apple, tuttora, rende la vita davanti al computer meno caotica rispetto alla scelta di soluzioni Microsoft.