Gio.Kernel - Blog di Giovanni B. Saccone in diretta dall'Italia! - Apple, Mac, Lezioni di Vita, Video, Internet, News, Google, Chi più ne ha più ne metta! :-)

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sabato 25 aprile 2009

iPhone il più forte sul Web, cresce Android

Vi avevo già parlato di AdMob, a proposito di iPhone come miglior cellulare per la navigazione internet.
Questo a febbraio.

Nel report di marzo, AdMob assegna allo smartphone della Mela il titolo di tascabile più utilizzato in assoluto dagli utenti statunitensi per accedere al Web.

La crescita mensile di iPhone è dell'88% per tutti i cinque mesi successivi all'inaugurazione di App Store. AdMob rileva che nei cinque mesi successi alla commercializzazione del primo e finora unico smartphone Android la crescita degli accessi Web è stata del 47%. Tenendo presente che Android dispone ancora di un solo terminale, si tratta anche per la piattaforma Google di un risultato notevole come dimostra la quarta posizione nella classifica degli smartphone più usati in rete. Tra la prima posizione saldamente mantenuta da iPhone e il quarto posto di Android, troviamo i due smartphone BlackBerry Curve il Perl.

I risultati sono sempre nettamente in favore di Apple anche quando si prende in considerazione il sistema operativo installato: iPhone OS è al primo posto con il 50%, seguito da BlackBerry con il 22%, mentre Windows Mobile si attesta in terza posizione. La quarta posizione è ora condivisa da Android che è riuscito ad agganciare Palm; entrambi hanno il 6%.

Oltre la metà delle richieste Web generate dalle varie piattaforme mobile non derivano dalla navigazione sul Web degli utenti, bensì dalla richiesta di applicativi di qualsiasi tipo, dai giochi ai film, passando per le news, sport e così via. Secondo gli analisti di AdMob questo dettaglio conferma che c'è posto tra i negozi di applicativi in stile App Store anche per altre piattaforme al di fuori di iPhone OS. Altra conferma che Apple ha fatto centro.


giovedì 23 aprile 2009

AlternativeTo: alternative ad un software

AlternativeTo, come facilmente si intuisce dal suo nome, è un sito che si propone di segnalare alternative ad un particolare programma.

E' organizzato in canali dedicati al software per Mac, Windows, Linux e applicazioni online ed il servizio offre la possibilità di cercare le applicazioni navigando una tagcloud od utilizzando una barra di ricerca.

Inoltre, selezionando solo i programmi gratuiti o commerciali, è possibile filtrare i risultati. Ogni programma presente in archivio, oltre ad una scheda descrittiva, propone uno o più alternative raggiungibili cliccando il link "Find alternatives".

Personalmente, non ho da suggerirvi grandi alternative ai programmi Apple sul Mac, ne ho provati diversi, ma come funzionano bene i programmi che fornisce Apple, difficilmente riescono gli altri. Ad ogni modo, il sito è ben costruito e mi sembra utile, per cui ve lo segnalo.

lunedì 20 aprile 2009

Furto d’identità sui social network!


Il boom dei social network, in particolare Facebook, costituisce per gli hacker un nuovo campo d’azione, dallo spamming al furto di identità.


Riprendendo un articolo apparso su ItWorld, vi mostro come con pochi semplici passi chiunque, senza essere hacker, possa fingersi un’altra persona. Naturalmente questo non è un invito, ma un campanello d’allarme, per porre l’attenzione su un fenomeno sempre più crescente e da cui noi possiamo non essere immuni.




Vediamo la “procedura”:

  • Inviamo una richiesta di amicizia a una dozzina di persone sconosciute su MySpace. Supponiamo che circa la metà accetti. Ora facciamo un elenco dei loro amici;
  • Andiamo su Facebook e richiediamo l’amicizia a queste 6 persone: tutte dovrebbero accettare l’amicizia poiché abbiamo appena stabilito una “relazione” su MySpace;
  • Ora facciamo un elenco dei loro amici su Facebook e confrontiamola con quella fatta precedentemente su MySpace. Sicuramente troveremo persone iscritte a MySpace ma non a Facebook. A questo punto, recuperiamo alcune fotografie dai profili MySpace e creiamo dei profili di queste persone su Facebook, utilizzando foto e dati recuperati dall’altro social network. Inviamo da questo profilo richieste di amicizie agli amici. Questa operazione non può che avere successo: se poi consideriamo che è Facebook stesso a suggerire le amicizie, in base alle nostre relazioni, il gioco è fatto;
  • Possiamo iniziare a sfruttare queste amicizie per i nostri scopi.

Ma quali scopi? Semplice: ad esempio, ci si può fingere in difficoltà economiche e chiedere soldi agli amici. Oppure: chiedere agli amici quando andranno in vacanza, in modo da scoprire quando la loro casa sarà libera.

Come detto, situazioni del genere non sono poi insolite: ecco un caso.

Quindi state molto attenti alle amicizie sui social network e soprattutto alle informazioni che lasciate. Queste potrebbero essere utilizzate da malintenzionati per scopi non piacevoli per noi.



lunedì 6 aprile 2009

Centro di sicurezza YouTube anche in Italia



Sicurezza: una notizia positiva che riguarda tutti!

Google ha portato il Centro Sicurezza anche nella versione italiana di YouTube, cioè uno spazio contenente consigli e link su come proteggersi dai rischi presenti online.

Questa nuova sezione, facilmente raggiungibile dal link posto in basso ad ogni pagina del portale, nasce per essere al servizio dei navigatori, fornendo una guida immediata per consentire di segnalare tutti i problemi legati a Internet: dal phishing al cyberbullsimo, dagli attentati alla privacy agli abusi sui più piccoli e molto altro.

Hanno collaborato con Google per questa iniziativa Polizia Postale, Telefono Azzurro, Save the Children e 114 Emergenza Infanzia.

"È nostro intento sensibilizzare sull’importanza di sentirsi tutti parte della comunità della Rete e di contribuire a un uso responsabile del Web, segnalando tempestivamente ogni contenuto non appropriato mediante l’uso degli strumenti che siti di condivisione di contenuti online quali YouTube mettono a disposizione. Perché anche su Internet devono valere le regole di una cittadinanza responsabile e, così come nella vita reale, nessuno può essere spettatore passivo di episodi quali bullismo o violenza."

Un progetto che dimostra la sensibilità di Google sul fronte della navigazione sicura, come si evince dalle stesse parole di Marco Pancini, European Policy Counsel di Google. Una partnership importante che dovrebbe consentire di mettere al servizio degli enti preposti alla sicurezza del Web l’enorme visibilità data da un portale di successo come YouTube.


martedì 31 marzo 2009

Conficker: il Pesce d'Aprile per Windows!

Dopo il recente anniversario del virus Melissa che ha da poco compiuto dieci anni, il worm Conficker si prepara a giocare un brutto Pesce d'Aprile. I ricercatori, infatti, prevedono che il worm, noto per agire sfruttando le vulnerabilità di Microsoft Windows, sia pronto per un attacco massiccio a partire dal primo aprile, sebbene si tratti al momento di una stima. Per molti professionisti di sicurezza Conficker è una vecchia conoscenza. Ci riporta esattamente agli anni novanta, quando worm come Blaster e Sasser hanno perpetrato attacchi via internet infettando i computer senza richiedere la minima azione da parte degli utenti.

Per scoprire se il proprio PC è stato colpito, si consiglia di visitare (da Windows o dalle macchine virtuali con Windows) siti come McAfee.com o Microsoft.com: se l'accesso viene bloccato, è un segnale che il worm è in azione. Conficker si intrufola nel computer cercando di disattivare il sistema di sicurezza e sabotando gli strumenti per rimuoverlo. Una volta insediato sul computer, il worm se ne impossessa iniziando a distribuire spam o attacchi Dos (denial of service). Come sempre, è importante verificare che tutte le patch Microsoft siano aggiornate, in modo da risolvere il problema alla radice: è necessario un software di sicurezza aggiornato ed eseguire la scansione del sistema anche più di una volta se necessario.

Nel caso il computer sia stato infettato da Conficker e non si disponga di soluzioni antimalware adeguate, è disponibile Stinger, uno strumento per l'eliminazione del worm e delle sue varianti. Nel caso non si disponga di strumenti di protezione adeguati, è possibile inoltre digitare nel motore di ricerca "stinger virus removal" sul Web, e procedere alla rimozione del malware.

Come spesso accade, il worm nell'attenzione di media e nelle preoccupazioni degli utenti non colpisce i sistemi della Mela in ogni caso avvisa Intego, gli utenti della Mela possono involontariamente fungere da portatori sani.

Oltre a poter infettare le partizioni Windows utilizzate con BootCamp o con la virtualizzazione, gli utenti Mac possono trasmettere involontariamente il nuovo virus ai sistemi PC utilizzati o a quelli di amici e colleghi. In questo momento gli esperti Intego non sono ancora in grado di prevedere se le nuove minacce potranno danneggiare direttamente anche i sistemi Mac. In ogni caso Intego dichiara che i propri software di sicurezza per Mac, VIrusBarrier X4 e X5 sono in grado di riconoscere e bloccare il worm Conficker, incluse tutte le sue varianti.

Gli utenti Mac che utilizzano Windows sui propri sistemi sono direttamente interessati alla nuova epidemia e possono proteggere sia la partizione Mac sia quella Windows utilizzando VirusBarrier X5 Dual Protection che protegge la parte PC con il programma BitDefender.